Porre fine all’aberrazione. Una proposta politica per la chiusura dei CPR

                                                                 Tavolo Asilo e Immigrazione
                                                   CPR D’ITALIA: PORRE FINE ALL’ABERRAZIONE
                                                                 Proposta politica per la chiusura

Martedì 10 dicembre, presso la sede della CGIL Nazionale a Roma, la presentazione  del Rapporto sugli accessi nei CPR di Bari, Gradisca, Macomer, Milano, Palazzo San Gervasio, Pian del Lago, Restino e Roma

ROMA, 6 DICEMBRE 2024 – Si terrà martedì 10 dicembre, presso la sede della CGIL Nazionale, Corso d’Italia 25, Roma, nella Sala Simone Weil, dalle 10.30 alle 13, la presentazione del Rapporto del Tavolo Asilo e Immigrazione sugli accessi effettuati ad aprile e agosto 2024, assieme ai parlamentari del Gruppo di Contatto sull’immigrazione, nei CPR di Bari, Gradisca, Macomer, Milano, Palazzo San Gervasio, Pian del Lago, Restino e Roma.
Obiettivo dell’azione di monitoraggio dei CPR è quello di arrivare ad una maggior consapevolezza, soprattutto da parte delle attuali forze di opposizione, della necessità di chiudere l’infinita e fallimentare stagione della detenzione amministrativa e del diritto speciale per gli stranieri.
Ciò che connota i centri di detenzione amministrativa non è solo una inefficienza gestionale, bensì un’aberrazione strutturale, costituita da un sistema di compressione delle libertà dell’individuo le cui finalità reali risultano del tutto diverse da quelle
pubblicamente dichiarate.
Il Rapporto vuole unirsi alle tante voci che ormai da anni chiedono la chiusura immediata dei centri di detenzione amministrativa. Spazi riconvertiti in non – luoghi dell’orrore e di privazione di diritti all’interno dei quali vengono rinchiuse persone non perché abbiano commesso reati, ma per  assolvere una funzione simbolica, per quanto effimera, della lotta all’immigrato.
Le visite hanno evidenziato numerose criticità nell’area dell’informativa legale e delle garanzie dell’assistenza legale; condizioni sanitarie precarie, utilizzo improprio e abuso di psicofarmaci; contraddizioni legate al personale; condizioni materiali dei centri non accettabili; a corredo, le limitazioni opposte all’accesso ai centri da parte delle delegazioni e le criticità legate all’affidamento della gestione dei centri a enti privati for profit, spesso multinazionali, completano un quadro allarmante di abusi e opacità.
Tanti gli aspetti che portano a concludere che con i CPR, l’Italia stia perpetrando violazioni gravissime dei diritti umani nei confronti di un numero indeterminato di persone, privandole della loro libertà, della dignità umana e del diritto alla vita e alla salute.
Ultimo ma non ultimo, un dispendio ingiustificato di risorse pubbliche che, numeri alla mano, si dimostra fallimentare persino nel raggiungere l’obiettivo dichiarato di realizzare i rimpatri, per i numeri coinvolti (0,1% degli irregolari) e per l’inefficacia.
Mentre l’Europa ridefinisce la propria identità intorno alla guerra all’immigrazione, dando centralità alla reclusione dei migranti che arrivano alle nostre frontiere, noi rifiutiamo queste politiche che negano i diritti umani e la civiltà giuridica europea e chiediamo che si inverta la rotta, chiudendo immediatamente i CPR e promuovendo percorsi di regolarizzazione e vie d’ingresso legali e sicure.
Nel corso della presentazione del Rapporto interverranno Filippo Miraglia, Coordinatore Tavolo Asilo Immigrazione e responsabile Immigrazione di Arci nazionale, Gianfranco Schiavone, Ics/Asgi, Veronica Scarozza, Recosol, Fabrizio Coresi, ActionAid, Teresa Menchetti, Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, e Maria Grazia Gabrielli, CGIL Nazionale.
Tra i parlamentari previsti gli interventi di Laura Boldrini, Susanna Camusso,
Paolo Ciani, Nicola Fratoianni, Francesca Ghirra, Riccardo Magi, Matteo Mauri, Matteo Orfini, Rachele Scarpa.